UNA GUIDA PRATICA
Sebbene nei primi giorni possa essere molto piacevole stare a casa e abbandonare la frenesia della vita quotidiana, sul lungo periodo questo può rivelarsi faticoso per il nostro equilibrio psicologico.
Viviamo un momento storico in cui siamo sottoposti a veloci cambiamenti forzati e le nostre giornate sono state completamente “sconvolte” da un giorno all’altro.
La capacità di assecondare e adeguarsi ai cambiamenti non è per tutti uguale e molte persone possono sperimentare difficoltà, paura, ansia o momenti di sconforto e depressione nell’affrontare queste novità.
Mi permetto anche un’altra riflessione: consideriamo davvero quanto i cambiamenti che stiamo vivendo capovolgono completamente le nostre convinzioni e il senso della normalità. Cose che fino a poco tempo fa erano considerate bizzarre come lavarsi molto spesso le mani, disinfettare ogni oggetto, evitare di toccare gli altri, stare a distanza etc. sono oggi aspetti caldamente consigliati da medici, professionisti e dai media.
Questo rovesciamento può cogliere molte persone di sorpresa e lasciarle impreparate ad affrontare la situazione generando ansia, panico, momenti di sconforto, depressione o altre manifestazioni.
Per questo motivo ritengo sia molto utile darsi delle linee guida che ci aiutino a tenere sotto controllo questi cambiamenti e ad affrontarli con maggiore serenità.
Di seguito voglio proporre alcuni suggerimenti che possono aiutare a vivere questi periodi di isolamento:
1) Mantenete delle routine
Cercate di svegliarvi sempre alla stessa ora (possibilmente presto), vestitevi e vestite i bambini anche se non dovete uscire, guardate il calendario e tenete presente che giorno è e cosa avreste fatto in una normale settimana. Rifate il letto e rassettate la casa (senza esagerare), fate pasti ad orari regolari e andate a dormire alla stessa ora senza fare troppo tardi
2) Differenziate i giorni feriali dai festivi
Mantenete delle routine più “rigide” per i giorni feriali, impegnandoli con attività meno gradite. Lasciate i weekend all’improvvisazione, magari svegliandosi un po’ più tardi e facendo qualche strappo alla regola con il cibo o intrattenendosi in attività piacevoli che lascerete solo per il weekend
3) Createvi piccoli obiettivi
Se non lavorate da casa, scrivete una “to do list” cioè una lista di quelle cose che avreste sempre dovuto o voluto fare e create una pianificazione settimanale. Potete mettere i “doveri” nei giorni feriali e i “piaceri” nei weekend.
Sfruttate questa occasione per prendere in mano progetti messi da parte e investire sul futuro.
4) Tenetevi aggiornati ma in modo globale
Evitate di lasciare la TV accesa su canali di continuo aggiornamento. Scegliete quando e come accedere alle notizie senza che queste vi invadano.
Fate attenzione in particolare ai bambini, evitate che siano esposti alle notizie costanti dei tg da soli e spiegategli quello che sta accadendo.
Preferite notizie “da leggere” e dedicategli solo un tot di tempo al giorno (magari 10 minuti al mattino e 10 a sera o durante i pasti). Fate sempre attenzione a non considerare le notizie in rete o al tg come sicuramente vere.
Informatevi anche su argomenti che non riguardano esclusivamente il virus, il mondo va avanti nonostante la quarantena!
5) Prendetevi del tempo per riflettere sui vostri obiettivi
Rallentare significa anche potersi fermare a guardare il nostro percorso per aggiustare la propria rotta. Abbiamo degli obiettivi? Come possiamo raggiungerli? Sono ancora attuali? Fermiamoci a pensare cercando di sospendere il giudizio, cosa abbiamo “sbagliato”? In cosa abbiamo avuto “successo”? Che significato hanno questi termini per noi?
6) Non esageriamo con la “vita digitale”
Stare a casa, soprattutto se si è soli, può essere difficile. La tecnologia è sicuramente un ottimo strumento per essere vicini quando si è lontani ma attenzione a non esagerare! Diamoci un limite nell’utilizzo dello smartphone, del pc o di internet, evitiamo che la “vita digitale” si sostituisca a quella reale.
Per chi ha figli invece, evitate critiche dirette (es. basta! Stai sempre sul pc! Etc.) ma cercate di avvicinarvi al loro mondo digitale, incuriositevi e fatevi spiegare.
Proponete a bambini e ragazzi delle attività che possano interessarli e non fatevi disincentivare dalle loro resistenze. Parlate con loro, giocate insieme, raccontategli come eravate alla loro età, in questo modo potrete aiutare i ragazzi a mantenere un buon equilibrio tra “vita digitale” e “vita reale”.
7) Prendetevi cura di qualcuno
Se avete familiari anziani o semplicemente conoscenti, vicini, amici che sapete essere soli, dedicate una mezz’ora al giorno a fare delle telefonate. Nei periodi di isolamento le persone anziane, in difficoltà o sole possono risentire molto e vivere un intenso senso di abbandono e depressione, la vostra chiamata sarà un raggio di sole nella loro giornata e vi farà sentire utili e attivi.
8) Prendetevi cura di qualcosa
Piantate delle piantine, magari fatelo con i vostri bambini (può essere un’idea divertente tenere un diario della crescita della piantina) o curate delle piante che già avete. Se avete una buona manualità potete cimentarvi nel restauro o rimodernamento di un vecchio mobile o in piccoli lavori di bricolage casalingo. Prendersi cura della propria casa, del giardino o di un oggetto è un modo per prendersi cura del proprio ambiente e quindi di sé ma anche una occasione per sviluppare la propria creatività!
9) Prendete aria
Se avete un giardino, un balcone soffermatevi all’esterno per un po’. Se avete solo finestre affacciatevi, osservate quello che accade fuori, guardate i dettagli, osservate come fioriscono le piante, cercate di vedere qualcosa che avete sempre avuto sotto gli occhi e che non avete mai notato. Questo vi aiuterà a mantenere il contatto con l’esterno e a sentire che il tempo non si è fermato, che il mondo cambia e noi con esso.
10) “Annoiatevi”
Non possiamo sempre essere positivi e produttivi, in questo periodo di grandi sconvolgimenti concediamoci uno spazio per accettare il cambiamento, per elaborarlo, per dare spazio anche alle nostre emozioni più “negative”. Ritagliamoci del tempo per vivere anche lo sconforto, la paura, per “ascoltarsi” senza dover agire. Questi momenti sono fondamentali per poter affrontare situazioni così complesse e non sono assolutamente delle “perdite di tempo”.
Questo ovviamente non dovrebbe invadere le nostre giornate o prendere tutto lo spazio della nostra mente. Se vi trovate in una situazione in cui i pensieri depressivi o di sconforto sono eccessivi, se vi sentite sopraffatti dalla situazione, contattate telefonicamente dei numeri di supporto (se ne trovano moltissimi online), contattate un professionista o i Servizi Sanitari.
Questi sono i miei consigli su come poter gestire meglio le future giornate di isolamento.
Se avete voglia e conoscete qualcuno a cui pensate possano essere utili, condividete pure e commentate con i vostri pensieri. Uniti, andrà tutto bene!